La pacciamatura
I mezzi di difesa della pianta impiegati in orticoltura si distinguono in difesa della parte ipogea (quella radicale) e della parte epigea (quella aerea). In questo articolo andremmo a parlare dei mezzi di difesa della parte ipogea della pianta attraverso la Pacciamatura.
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La pacciamatura avviene attraverso la copertura del suolo con diversi tipi di materiali. Gli obbiettivi sono quelli di conservare la struttura e l’umidità del suolo, la sua protezione da eventi climatici avversi come piogge costanti, temperature troppo calde e la riduzione del dilavamento di azoto e fosforo. Le colture più reattive alla pacciamatura sono quelle ad elevate esigenze termiche (pomodoro, peperone, zucchino, melone, ecc) e quelle con un apparato radicale superficiale, come le fragole.
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Possiamo effettuare sul terreno una pacciamatura integrale oppure a strisce attraverso un procedimento eventualmente meccanizzato oppure no.
Esistono alcune erbe infestanti che resistono alla pacciamatura, come per esempio la gramigna (Cynodondactylon) o la quadrella (Cyperusrotundus). E' opportuno sapere che, quando si parla di riscaldamento del suolo con film plastici, intendiamo quest’azione avvienire indicativamente nei primi 10 cm del terreno.
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Copertura con film plastico
Come prima distinzione abbiamo la possibilità di utilizzare film plastici biodegradabili e non. Quelli non biodegradabili sono sempre meno utilizzati per lasciare spazio a film biodegradabili che possono essere di diverso materiale organico, come l’amido di mais. Negli approfondimenti riporteremo l'effetto sul terreno dei teli di colori diversi, colore teli pacciamanti.
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Teli biodegradabili: possono essere a base di svariati materiali biodegradabili, come l’amido di mais. Se abbiamo colture (come il pomodoro, melanzana, cetriolo e altre) in uno stato già avanzato di crescita ed il telo comincia a sfaldarsi, non ci saranno problemi per l’ortaggio, sia per quanto riguarda la flora infestante (che qualora nascesse è in estremo svantaggio con la coltura già a dimora) e sia per quanto riguarda il riscaldamento del terreno e la perdita per evaporazione (perché l’effetto riscaldante del terreno si riduce datosi che la pianta crescerà nella parte aerea ed ombreggia lei stessa il terreno). La parte del telo che per prima inizia a degradarsi è quella interrata per via della presenza di microrganismi. Questo telo ha il vantaggio che non comporta costi per il recupero e lo smaltimento perché viene lasciato direttamente sul terreno e si decompone da solo. ​In commercio il colore dei teli biodegradabile è per la maggior parte nero, utilizzato in questi anni nella nostra ricerca, ma nel prossimo anno andremo ad utilizzarlo di colore bianco, da pochissimo uscito in commercio, con l'obbiettivo di andare a diminuirà la temperatura sottostante il biotelo.
Pacciamatura organica
La pacciamatura organica può essere fatta con paglia, residui di una coltura sfalciata, fieno, potature, foglie. La funzione è sempre quella di creare una barriera fisica per infestanti, mantenere l’umidità nel suolo, nutrirlo con la decomposizione nel tempo dello strato a contatto con il terreno. Lo spessore di pacciamatura in questo caso deve essere di circa 15 cm, molto indicata per proteggere i frutti (come melone, zucca, cocomero) dal contatto diretto con il terreno con eventuale acqua stagnante che porterebbe il frutto a subire infezioni di funghi con conseguenti marciumi. Questa pacciamatura impedisce poi alla pioggia battente di creare una crosta superficiale impermeabile nel terreno.
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Pacciamatura e Aridocoltura
Nel nostro studio abbiamo provato sia pacciamatura con paglia che con telo biodegradabile di colore nero​
Con l'ausilio di sonde siamo riusciti a quantificare l'umidità presente nel terreno, avere una rilevazione costante sul numero di irrigazione fatte, misurazione giornaliera di EC e la temperatura presente all'interno del terreno. Inoltre abbiamo osservato e documentato la crescita di erbe infestanti per i due modi di pacciamatura del suolo in modo da riportare fedelmente pregi e difetti di entrambi i sistemi di copertura.