Sperimentazione: il pomodoro Siccagno Santa Teresa
​Abbiamo predisposto per lo studio n°16 file di pomodoro, in ogni fila sono state piantumate in media 70 piantine di pomodoro. Il sesto di impianto è 40 cm sulla fila e 2 mt. tra le file. Le prode di coltivazione sono composte da due linee pacciamate con biotelo alternate con due linee pacciamate con in materiale organico (paglia).
L’irrigazione avviene come precedentemente spiegato secondo lo schema controllo-trattamento, a file alternate, ottenendo un totale di 8 prode irrigate su 16 .
1) Schema linee Sperimentazione Pomodoro
2) Prode dei pomodori nell'orto sperimentale
Pacciamatura dei pomodori: materiali e dati
Come si può notare nell'immagine (2) i pomodori sono stati coltivati senza il supporto di tutori assecondando il portamento cespuglioso della cultivar. Occorre specificare in premessa che una parte della produzione, circa il 15%, ha subito un deterioramento dovuto a scottature che hanno interessato interessano la parte della bacca maggiormente esposta alla luce diretta del sole, con tessuti dall'aspetto biancastro e un ridotto assorbimento di licopene; essendo il primo anno in cui si è riscontrato questo fenomeno (anche per via del meteo particolarmente torrido) ci riserviamo nella prossima stagione di sperimentare una forma di allevamento che ci permetta di evitare questo inconveniente. La raccolta dati è stata coadiuvata dall'utilizzo dell'agricoltura 4.0 (prima agricoltura di precisione), utilizzando le sonde di ***** per rilevare dati scientifici e analizzabili secondo i dettami del metodo scientifico.
I sensori sono stati collocati nella prossimità degli apparati radicali nelle prode sottoposte al trattamento di Aridoltura nei due differenti sitemi di copertura del suolo (paglia e biotelo nero); tali dati ci hanno permesso un'analisi approfondita sul sistema di coltivazione più efficace in base alle condizioni pedoclimatiche.
Il confronto è stato eseguito sia tra i due tipi di pacciamature con trattamento in aridocoltura che nelle prode di controllo irrigate convenzionalmente, a cicli standardizzati ogni 3 giorni per simulare le irrigazioni date in campo nella coltivazione comune di questa coltura secono il tipo di suolo rilevato nelle analisi preliminari del lotto.
Dati rilevati
Il nostro studio atto a evidenziare le differenti risposte della coltivazione ai materiali ha prodotto le seguenti considerazioni,
Vantaggi del Biotelo nero rispetto alla paglia:
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presenta circa il 60% in meno di piante infestanti rispetto alla paglia
La minor presenza di spontanee durante il ciclo di coltivazione riduce in modo significativo le ore di lavoro per proda​
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la crescita della plantula è più veloce, sopratutto quando si hanno temperature ostiche all'ottimale attecchimento
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un minora propensione agli attacchi funginei
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costo inferiore
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tempo stesura sensibilmente ridotto
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reperibilità
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quantità di materiale, rapporto peso telo:paglia= 1:50​
Svantaggi del Biotelo nero rispetto alla paglia​
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minor mantenimento dell’umidità nel terreno​
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aumento della temperatura nei mesi di maggior insolazione
Di seguito visualizzeremo i grafici estrapolati dai dati della temperatura superficiale e umidità del terreno a 20 cm di profondità durante tutto il ciclo di coltivazione
Misurazione Temperatura terreno
1) pacciamatura con Biotelo nero
2) Pacciamatura in paglia
Come si evince dal grafico (1) abbiamo rilevato temperature che oscillavano dai 15-16° ai 45° per quanto riguarda il biotelo nero, e dai 17-18° ai 40 (2) per la copertura in paglia. E' stato quindi riscontrato un aumento delle temperature di circa 5°C, nei mesi più caldi della stagione. Questo aumento è dato dal colore del biotelo, andremo quindi a sperimentare nel prossimo ciclo l'utilizzo di colori diversi, più performanti in condizioni di eccessivo caldo.
Misurazione umidità nel terreno
1) pacciamatura con biotelo
2) Pacciamatura in paglia
Come da grafico (1) la copertura con paglia riesce a trattenere più umidità rispetto alla pacciamatura con biotelo (2). Nel grafico possiamo notare le fasi di picco, che chiaramente coincide ai giorni di irrigazione o alle piogge. In tutto si sono effettuati 3 cicli da 3 ore di irrigazione ciascuno, corrispondenti ai picchi presenti nei grafici.
Nella prima metà del grafico l'umidità aumenta in funzione delle temperatura più contenute, mentre all'aumento delle temperature l'umidità tende a diminuire. La serie di pratiche agronomiche da noi codificate per le lavorazioni del suolo ci hanno permesso il mantenimento di alti e prolungati livelli di umidità anche su un terreno a impasto prevalentemente sabbioso (60%)
Peso raccolto
Come da sperimentazione sono stati pesati i pomodori raccolti in base al tipo di copertura del suolo e alle linee di coltivazione irrigate e non irrigate. Nella tabella di sintesi si nota come la differenza del peso del raccolto tra la coltivazione convenzionale e quella secondo i dettami dell'aridocoltura MS è inferiore al 10%; risultato importante già di per sé, a cui si aggiunge un miglioramento delle qualità organolettiche e della conservazione dato da un grado zuccherino maggiore delle prode coltivare in Aridcoltura MS sia con pacciamatura in paglia che in biotelo.
3) Tabella di sintesi peso raccolto
Conservazione dopo la raccolta
Per veicolare la sostenibilità dove l'impatto è maggiore occorre considerare la conservazione dei prodotti dopo la raccolta, a evidenziare l'idoneità al trasporto e stoccaggio anche in ambito commerciale:
Nella peggiore delle ipotesi, con temperature uguali o superiori ai 30 °C, con prodotti stoccati in cassette plastiche sollevate dal suolo contenenti circa 10 kg di prodotto ciascuna, in posizione ombreggiata, i pomodori si sono mantenuti per circa 5 giorni senza presentare sintomi di marcescenza e con trascurabile decadenza di qualità.
Ci riserviamo nella successiva stagione di coltivazione una più accurata ricerca sulla conservazione post raccolta in ambiente a microclima controllato.
Grado Zuccherino e qualità organolettiche
Successivamente si è misurato a campione il grado zuccherino (Brix) delle differenti linee, come di seguito riportato:
Da notare quanto il grado zuccherino nei pomodori coltivati in aridocoltura MS sia più alto. Risultato previsto in base anche alle stagione precedenti; ne guadagna anche il gusto, sensibilmente più complesso.
Ne consegue che il pomodoro Siccagno Marotti, da noi selezionato, oltre essere un prodotto con notevoli vantaggi di gestione, economici e di risorse impiegate risulta un prodotto con qualità organolettiche eccellenti.
Dimensioni pomodori
La media delle dimensioni dei campioni risulta essere di pari valore in tutte le linee di produzione senza distinzione tra Aridocoltura MS e coltivazioni convenzionali.
Conclusioni ed obiettivi prossimo anno
I dati raccolti hanno dimostrato una produzione non condizionata in modo incisivo dall’irrigazione, con differenze nel peso del raccolto inferiore al 10% tra i pomodori coltivati in Aridocoltura (che hanno mostrato media 0.5/1 gradi Brix più elevata) e quelli coltivati in agricoltura convenzionale. Questo si traduce in un risparmio più che tangibile in termini di sostenibilità e spese economiche, con un risparmio netto nel solo mese di agosto, per la coltivazione dei pomodori di 16 mQ di acqua per linea con un totale di 128 mQ.
Il tempo di deperimento tra i prodotto di Aridocoltura MS e coltivazione tradizionale dopo la raccolta risulta equivalente o leggermente vantaggioso per i prodotti coltivati in Aridocoltura MS; tuttavia ci riserviamo nella prossima stagione di effettuare una ricerca mirata alla conservazione del prodotto in ambiente controllato e non.
Altro punto di approfondimento che affronteremo nella prossima stagione (2025) sarà la copertura con biotelo di differente spessore e sopratutto colore (avendo evidenziato nella stagione corrente notevoli vantaggi) andando a sopperire le problematiche dovute all'eccessivo innalzamento della temperatura del terreno nei mesi più caldi.
Siamo in particolare portati verso la sperimentazione in Aridocoltura MS dei nuovi bioteli di colore bianco, poiché in differenti occasioni abbiamo notato che, oltre al vantaggio di temperature ridotte nei mesi torridi (rispetto al colore nero), la luce riflessa dal biotelo bianco infastidisce gli insetti presenti nella lamina inferiore della foglia.
Gli unici costi sostenuti sono stati il
biotelo con relativa messa a dimora, concimazione di fondo e, infine, la raccolta di un prodotto che ha
avuto una resa inaspettatamente positiva.